Eccoci arrivati alla fine di Agosto, periodo di rientro dalle vacanze estive e di preparazione verso gli ultimi mesi dell’anno, i più magici, proficui e impegnativi!
Sperando di ritrovarvi più carichi ed entusiasti, noi siamo pronti per prepararci ad avere materie prime di qualità da offrirvi per creare prodotti da banco che soddisfino i palati dei vostri clienti!
Oggi parliamo di UVETTA, quell’ingrediente che aggiunge dolcezza e aromi ai vostri prodotti da forno.
Nella nostra gamma abbiamo uvetta sultanina e uvetta australiana, selezionata da importatori con i quali cerchiamo sempre di confrontarci per ricevere materie prime di altissima qualità.
Contattaci per avere maggiori informazioni sulla merce disponibile, l’arrivo previsto dei nuovi raccolti, i calibri e il prezzo, oppure contatta direttamente il nostro agente di zona, saremo lieti di rispondere ad ogni tua domanda e garantire il servizio migliore.
Vediamo le varietà più note e le loro caratteristiche:
Uvetta Sultanina
Origine: Principalmente Turchia, Grecia, e Iran.
Caratteristiche: Sapore dolce, leggermente mielato.
Colore scuro, tendente al marrone, ovviamente senza semi.
Buona capacità di assorbire liquidi, il che la rende ideale per l’utilizzo in lievitati dolci.
Calibri: – I calibri più comuni vanno da 9 a 11 millimetri. – Esistono anche calibri più piccoli (7-6 mm) e più grandi (fino a 12 mm), in generale la scelta del calibro si basa sull’utilizzo finale, garantendo una consistenza e una distribuzione uniforme nel prodotto da forno.
Uvetta Australiana
Origine: Australia, prevalentemente dalla regione di Sunraysia, nel sud-est dell’Australia.
Caratteristiche: Sapore più ricco e dolce rispetto alla Sultanina, con note di caramello.
Colore ambrato. Spesso leggermente più grande e carnosa rispetto alla Sultanina. Anche questa senza semi.
Calibri: Variano solitamente tra 8 e 14 millimetri, a seconda delle varietà specifiche e delle richieste di mercato.
Essendo un po’ più grande, è apprezzata per prodotti dove si vuole un maggiore impatto visivo e di sapore.
Perché parliamo di Corone quando si tratta uvetta australiana?
A livello di classificazione dell’uvetta australiana, il sistema delle Corone non si riferisce al calibro o alla dimensione fisica dell’uvetta, ma piuttosto a un sistema di classificazione che indica la qualità dell’uvetta. Generalmente va da 1 corona fino a 7 corone:
- 1 corona: indica la qualità più bassa, con meno selezione e standard meno rigorosi;
- 7 corone: rappresenta la qualità più alta, con selezione estremamente rigorosa, uniformità perfetta e sapore eccellente.
Le corone più comunemente utilizzate nel commercio sono quelle tra 4 e 6 corone, poiché rappresentano il miglior equilibrio tra qualità e costo per la maggior parte delle applicazioni in pasticceria e panificazione.
Quindi, mentre il calibro riguarda la grandezza fisica dell’uvetta, il numero di corone è un indicatore della qualità complessiva.
Le caratteristiche di un'Uvetta di Qualità
- Colore Uniforme: Non deve avere macchie scure o schiariture eccessive, segno di una corretta essiccazione e conservazione.
- Morbidezza: Deve essere morbida al tatto, indicando una corretta idratazione e assenza di essiccazione o stoccaggio eccessivi.
- Nessuna Presenza di Semi: L'uvetta di qualità non deve avere semi, che potrebbero compromettere la qualità del prodotto finale.
- Assenza di Muffa o Imperfezioni: L'uvetta deve essere pulita, senza tracce di muffa o imperfezioni visibili.
- Sapore Dolce e Pieno: Deve avere un gusto dolce, pieno e naturale, senza retrogusti acidi o amari.
- Capacità di Assorbire Liquidi: Fondamentale per l'uso nei lievitati, l'uvetta di qualità assorbe bene i liquidi senza diventare troppo molle o perdere forma.
Queste sono le caratteristiche principali per distinguere l'uvetta sultanina e australiana e riconoscere un prodotto di qualità.
Qualche curiosità sull’uvetta
L'uvetta passa, è un tipo di uva essiccata che ha una lunga storia di utilizzo in molte culture. L'origine dell'uvetta passa risale a migliaia di anni fa, ed è strettamente legata alla scoperta e allo sviluppo delle tecniche di essiccazione degli alimenti.
Origine geografica
Le prime testimonianze dell'uso dell'uvetta provengono dall'antica Persia (l'attuale Iran), dove l'uva veniva lasciata essiccare naturalmente al sole per conservarla durante i mesi invernali. Tuttavia, l'uvetta era conosciuta anche nelle antiche civiltà mediterranee, come gli Egizi, i Greci e i Romani.
Diffusione e utilizzo
L'uvetta passa si diffuse rapidamente in tutta la regione mediterranea, e divenne un ingrediente importante in molte cucine tradizionali. Gli antichi Romani, ad esempio, la utilizzavano sia in cucina che come merce di scambio. L'uvetta era particolarmente apprezzata per il suo alto contenuto energetico e la sua lunga conservabilità, caratteristiche che la rendevano ideale per i lunghi viaggi.
Significato culturale
Nel corso dei secoli, l'uvetta ha acquisito un valore simbolico in molte culture, spesso associata a festività e rituali religiosi. Ad esempio, come è noto, in diverse tradizioni cristiane l'uvetta è un ingrediente comune nei dolci natalizi e pasquali.
In conclusione, l'uvetta passa ha una storia antica e affascinante, che riflette l'ingegno umano nella conservazione dei cibi e l'importanza delle risorse alimentari nel commercio e nella cultura.
Processo di produzione dell’uvetta sultanina
La produzione dell'uvetta sultanina che normalmente utilizziamo delle ricette di pasticceria e panificazione, segue un processo ben definito che inizia con la coltivazione dell'uva e termina con l'essiccazione. Ecco una panoramica delle principali fasi della produzione dell'uvetta sultanina:
- Coltivazione dell'uva sultanina: L'uva sultanina viene prodotta da specifiche varietà di uva senza semi, la più comune delle quali è la Vitis vinifera, varietà “Sultanina" o “Thompson Seedless". Questi vitigni sono coltivati principalmente in regioni dal clima caldo e secco, come la Turchia, la Grecia, la California e l'Australia.
- Raccolta: L'uva viene raccolta a mano o meccanicamente quando è completamente matura, solitamente tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno. La maturazione è cruciale poiché l'uva deve avere un contenuto zuccherino sufficientemente alto per ottenere una buona qualità di uvetta.
- Trattamento preliminare: Dopo la raccolta, l'uva viene trattata con una soluzione a base di acqua e sostanze alcaline (come il carbonato di potassio) e con l'aggiunta di piccole quantità di olio vegetale. Questo trattamento ha lo scopo di rompere la buccia dell'uva, favorendo così un'essiccazione più rapida e uniforme. In alcuni casi, questo trattamento può anche includere l'uso di solfiti per prevenire l'ossidazione e preservare il colore chiaro dell'uvetta.
- Essiccazione: L'uva trattata viene quindi stesa su vassoi o reti e lasciata essiccare al sole per un periodo che può variare dai 7 ai 15 giorni, a seconda delle condizioni climatiche. Durante l'essiccazione, l'acqua contenuta nell'uva evapora, concentrando i zuccheri naturali e rendendo l'uva più dolce. In alcune produzioni industriali, l'essiccazione può essere accelerata mediante l'uso di essiccatori meccanici che controllano temperatura e umidità.
- Raccolta e selezione: Una volta completata l'essiccazione, l'uvetta viene raccolta, pulita e sottoposta a un'ulteriore selezione per rimuovere eventuali impurità, come steli, foglie o bacche danneggiate. In questa fase, l'uvetta viene anche classificata in base alle dimensioni e alla qualità.
- Trattamenti finali: Prima di essere confezionata, l'uvetta sultanina può subire trattamenti aggiuntivi, come l'applicazione di una leggera patina di olio per migliorare l'aspetto e prevenire che le bacche si attacchino tra loro.
- Confezionamento e distribuzione: Infine, l'uvetta sultanina viene confezionata in vari formati e distribuita nei mercati. Grazie alla sua lunga conservabilità, può essere trasportata e venduta in tutto il mondo, dove viene utilizzata in una vasta gamma di ricette, sia dolci che salate.
Questo processo produttivo garantisce che l'uvetta sultanina mantenga il suo caratteristico sapore dolce e la sua consistenza morbida, rendendola un ingrediente molto apprezzato nella cucina di tutto il mondo.
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